DIRITTO CIVILE
- andreabaldassi
- 19 lug 2024
- Tempo di lettura: 1 min
HAI EFFETTUATO UN BONIFICO A UN DESTINATARIO ERRATO E NON SAI PIU' COME FARE A RIOTTENERE I SOLDI?
Se ti accorgi immediatamente dell’errore, puoi annullare l’operazione disposta. In tal modo, è come se tu cancellassi il pagamento erroneamente effettuato.
Se non fai in tempo ad annullare l’operazione, puoi rivolgerti alla tua Banca e attivare la procedura di richiamo. In questo caso i due istituti di credito (il tuo e quello presso cui è radicato il conto corrente di destinazione del bonifico) potrebbero trovare un accordo per restituire la somma che hai erroneamente versato.
E se la somma è già stata accreditata sul conto corrente del destinatario (non titolare delle somme)? In questo caso occorrerà ottenere il consenso del correntista alla restituzione della somma. Di questo se ne occuperà la sua Banca, che convocherà il correntista in filiale per prestare il consenso, mediante sottoscrizione di apposito modulo, al (nuovo) trasferimento del denaro.
E se il destinatario si "intasca" i soldi e non acconsente al riaccredito spontaneo? In tal caso, l’ultima via percorribile è azionare la tutela dell’art. 2033 c.c., secondo cui “chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato”.
Tale azione, che può sostanziarsi, quanto meno inizialmente, in una attività stragiudiziale, potrebbe confluire in un procedimento civile (se il destinatario non ne vuole sapere di restituire spontaneamente quanto indebitamente ottenuto), all’esito del quale ti spetterà il rimborso di quanto (erroneamente) accreditato, oltre agli interessi che quella somma ha nel frattempo prodotto.