DIRITTO CIVILE
- andreabaldassi
- 13 dic 2024
- Tempo di lettura: 1 min
HAI FATTO UN INCIDENTE E NON SAI SE FARE GESTIRE LA TUA PRATICA DI RISARCIMENTO DIRETTAMENTE ALLA TUA ASSICURAZIONE O RIVOLGERTI A UN AVVOCATO “ESTERNO”?
Cosa fare se il tuo assicuratore dice che non devi affidarti ad un avvocato per la gestione del sinistro in cui sei appena stato coinvolto e che sarebbe preferibile fare gestire la pratica direttamente alla compagnia assicurativa?
Partiamo dal presupposto per cui i compensi per l’intervento dell’avvocato, nei sinistri stradali, coperti da RC Auto, sono pagati dall’assicurazione.
Pertanto, la maggior parte delle volte, il tuo assicuratore cercherà di sconsigliarti di ricorrere ad un avvocato esterno alla compagnia, dovendo poi l’assicurazione rimborsarti le spese sostenute.
Infatti, cercando di gestirti da sola il sinistro, o di gestirlo attraverso un avvocato -indicato dalla compagnia assicurativa- con essa convenzionato e dalla stessa consigliato, potresti ottenere un indennizzo per il danno subito non congruo o, comunque, più basso rispetto a quello che ti spetterebbe per Legge.
Lo sai perché?
Chiaramente perché il tuo assicuratore, gestendo direttamente il sinistro, deve mediare i tuoi interessi e quelli dell’azienda per cui lavora (per l’appunto, l’assicurazione).
Perciò, nei sinistri stradali è sempre consigliabile rivolgersi ad un legale esterno, che operi in via indipendente rispetto alla Compagnia assicurativa, e che possa tutelarti al meglio, tenendo sempre bene a mente che i compensi dell’avvocato, sempre nel caso in cui tu abbia ragione, verranno pagati o, comunque, rimborsati dall’assicurazione.
Non da ultimo, ricorda che la somma che l’avvocato percepirà viene solitamente calcolata in percentuale al tuo risarcimento, quindi l’avvocato avrà grande interesse nel farti ottenere la cifra più alta possibile.